Un week end decisamente di marca inglese quello organizzato dal Kursaal Car Club insieme con la Scuderia Kinzica nei giorni 16 e 17 aprile. Tutte auto, ben 58 nell’occasione, rigorosamente prodotte da case inglesi nel periodo dal 1956 al 1980, non considerando una immensa Range Rover dell’organizzazione montecatinese che, per l’occasione, sventolava nell’aria una grande bandiera britannica.

Sabato dedicato al primo incontro a Montecatini per le pratiche formali, per poi recarsi a Pescia e parcheggiare le auto nella centralissima ed antica piazza Mazzini. Da li a piedi per andare a visitare la Biblioteca Capitolare Vescovile della Cattedrale di Pescia e perdersi, guidati dal Responsabile prof. Vitali, tra gli oltre 10000 volumi conservati, tra incisioni, codici, cunamboli, manoscritti e cinquecentine.

Domenica, di buon mattino, partenza per Pisa dove  i partecipanti hanno trovato ad accoglierli gli amici della Kinzica con le loro altrettanto stupende auto inglesi. Dopo essersi riuniti, gli amici del club pisano, con una organizzazione a dir poco perfetta, hanno scortato la carovana, con motociclisti e vigili urbani, in un lungo giro sui lungarni e nel centro della città toscana. Si è potuto ammirare la città come forse mai si riesce, per la quasi totale assenza di traffico e tutti incolonnati senza interruzioni, rallentamenti od altro. I palazzi e le bellezze artistiche della città marinara hanno appagato i presenti, così come l’arrivo nella antica piazza dei Cavalieri, ove tra l’altro si trova “la Normale di Pisa” sede universitaria tra le più ambite al mondo.

Qui tutte le auto sono state esposte ai margini della piazza (e non è mancato l’ormai classico cartone paramacchie sotto tutte le vetture) e gli equipaggi hanno potuto visitare il Palazzo del Consiglio dei Dodici guidati dal Presidente della Fondazione S. Stefano, fondata nel 1600 da Cosimo 1° dei Medici, che conserva le tradizioni ed i valori storici dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano.

Al termine tutti in fila e bel scortati fino alla Tenuta di San Rossore con tour delle auto all’interno della stessa, sugli stupendi viali incuneati tra secolari e giganteschi pini marittimi, fino al mare.
E dove potevano sostare le auto inglesi per il pranzo degli equipaggi  se non davanti e sul green dell’ippodromo di San Rossore?           

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