AL TEATRO STORICO CON LE AUTO D’EPOCA

Domenica 12 novembre, come da programma, le auto dei 40 iscritti a questo meeting teatrale si sono messe in marcia dal punto di ritrovo di Pescia verso Vetriano, paesino dai più sconosciuto posto sulle alture a sinistra del Serchio. Lo sarebbe probabilmente stato anche per gli organizzatori, se tra quelle poche case non ci fosse stato il Teatro più piccolo al mondo o, come ha preferito chiamarlo la rappresentante del F.A.I. presente nell’occasione quale padrona di casa, il teatro giocattolo più grande al mondo.

A parte gli ultimi 5 km si strada stretta, ripida e tutta curve (percorsi tanto amati dagli appassionati di auto storiche) il tragitto di neppure un’ora scivola piacevolmente fino a giungere ai quasi 600 mt di Vetriano. La curiosità abbinata ad un drink ha spinto tutti a fare subito una visita al Teatrino, prima si sedersi ai tavoli del ristorante Il Guerriero per il pranzo; che non è stato lungo come solito, anche per la voglia di assistere alla rappresentazione teatrale che si sarebbe tenuta poco dopo.

Quindi, breve camminata per il paesino per riportarsi al Teatro, costruito alla fine dell’’800 e recuperato mirabilmente dal F.A.I. negli anni ’90, dove tutti gli 80 presenti si sono sistemati nella piccolissima platea e sui palchetti, riempiendolo completamente. Qui la Compagnia Mald’Estro, che sta portando sui palcoscenici i nomi del teatro su un piano popolare, rivisitando opere celebri e riempiendole di divertimento, ha dato il via alla rappresentazione dell’opera seicentesca di Shakespeare “La XII notte”. Il lettore potrà pensare che, causa anche il pranzo ed i vini, con Shakespeare avrebbero dormito tutti; ed invece è stato un divertimento continuo, con contrappunti esilaranti e comici, come nella tradizione della migliore commedia popolare dell’arte. Grandi e piccini, divertiti ed anche più, forse anche in modo inatteso.

Al termine, il presidente ha invitato con grandi acclamazioni, la nostra Silvia (assidua partecipante alle manifestazioni del club “al seguito” del marito Roberto), a declarare alcuni suoi versi buttati giù a pranzo, probabilmente presa dallo spirito teatrale che aleggiava sulla giornata. Sul palcoscenico, con gran sorriso anche se visibilmente emozionata, ha trascinato tutti, soprattutto le compagne presenti, con un sonetto “Le mogli del Kursal” che riproduciamo in foto così come l’ha scritto al momento.

Bella conclusione di una bella giornata ed altrettanto bella stagione del Kursaal.

A TUTTI AL 2018

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